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Visualizza Versione Completa : Fallimento dell'audi zentrum di busto arsizio..



Paky
23-05-2010, 09:57
ragazzi leggete qua:

http://www3.varesenews.it/busto/articolo.php?id=172114

se realmente le cose sono andate così.. se a verona si sono comportati davvero in maniera così meschina si meritano di fallire loro. ke mer.da :sick:

non si può obbligare un imprenditore a fare delle scelte forzate e poi buttarlo nella mer.da in questo modo. complimenti hai signori di verona.. si sono comportati proprio da SIGNORI!!! :sick:

cupitt
23-05-2010, 11:14
una cosa del genere è successa anche a catania, la concessionaria audi fatta in una nuova zona commerciale con una struttura all'avanguardia con i standard audi ha chiuso dopo pochi mesi..
l'imprenditore è passato a land rover .. non lo facevano lavorare ..diceva

adesso ci hanno fatto un Outlet che vergogna.. e che peccato, l'unica concessionaria di zona adesso è a giarre.. hanno un' esposizione fatta dentro una casa!!!! è una vergogna per audi

bmw a catania ha un'esposizione spettacolare...

Paky
23-05-2010, 12:17
anche qui da me era la concessionaria più spettacolare di tutte per l'esposizione che aveva, c'erano tutti i modelli dalla a3 alla r8. mamma che tristezza. abbiamo comprato li la macchina di mio madre la a4 e come ci hanno trattato li non ci hanno trattato da nessuna parte, ci hanno messo la macchina sotto un telo in una stanza tutta da sola e solo per noi. ci hanno fatto vivere la consegna della macchina come una festa, tutti gentili e tutto con calma.. così si fa. invece dove ho preso la a3 l'ha tirata su dal box e mi fa: questa è la tua, ciao. altro che festa.. dopo averla venduta sembrava pure che gli davo fastidio e che la consegna era una perdita di tempò.. peccato per lo zentrum

---------- Post added at 12.17.00 ---------- Previous post was at 12.01.15 ----------

questa è la lettera per intero:


"Spett. le Redazione,

sono Piero Giorgio Fiora, nato a Busto Arsizio nel 1957, felicemente sposato con quattro figli. La mia vita professionale comincia a 17 anni presso l'Officina Autorizzata Volkswagen-AUDI di Busto Arsizio, ho iniziato facendo il magazziniere per poi proseguire come meccanico. Durante il lavoro trascorso presso l'officina Volkswagen-Audi di Busto ho incominciato a vendere le vetture delle marche Volkswagen e Audi che venivano esposte nello show room della sede ed è qui che ho capito che era giunto il momento di mettermi in proprio. Nel 1985 ho costituito un'officina generica a Busto Arsizio, riparando e vendendo autovetture Volkswagen-Audi. Nell'aprile del 1990 sono diventato officina autorizzata della concessionaria Volkswagen-Audi di Varese ed infine, nel settembre 1993, la allora Autogerma decise di nominarmi concessionario. Nasce così la Fiora S. r. l. concessionaria Volkswagen e Audi la cui attività si svolgeva nei locali di via Bellaria in Busto Arsizio. Nel novembre dello stesso anno ho ricevuto anche il mandato Skoda. Da allora, lo sviluppo del mio Gruppo è stato caratterizzato da un crescendo di investimenti: la sede dei Cinque Ponti per Volkswagen, inaugurata nel novembre 2003, la sede di Audi Zentrum Sempione di Busto Arsizio, inaugurata nel novembre 2007 ed infine quella di Audi Zentrum Saronno inaugurata nel novembre 2008. Sono da 35 anni legato al Gruppo Volkswagen con i suoi marchi Volkswagen, Audi e Skoda.

Mi permetto di disturbare la Redazione de La Repubblica per denunciare la situazione di grave sofferenza che negli ultimi mesi colpisce la mia azienda e gli 80 dipendenti che vi lavorano. Una crisi dovuta non solo ad una particolare condizione del mercato automobilistico ma, soprattutto, da una attività particolarmente restrittiva attuata dalla Casa Madre che rappresento.

Nel 2008, il Gruppo Fiora fatturava più di 107 milioni di euro, vendendo 3.885 auto nuove e 1.631 usate, i problemi erano solo finanziari, avevamo difficoltà a pagare le auto ma avevamo concordato con Volkswagen Group Italia il rientro dall'esposizione con una percentuale di trattenimento dei maggiori sconti maturati trimestralmente.

Con il 2009, la contrazione del mercato e le varie nuove restrizioni attuate da Volkswagen Group Italia nei nostri confronti, hanno segnato la prima flessione. Nonostante i 25 milioni di Euro sostenuti per realizzare strutture dai particolari canoni architettonici, secondo i rigorosi standard imposti da Volkswagen Group Italia, l'aiuto da loro promesso è venuto meno.
Ovviamente la scelta allora presa, di avventurarmi in questi importanti investimenti, era stata forzatamente invogliata dalla Case Madre per una crescita del prodotto Audi sul territorio di Busto Arsizio e Saronno.

Intanto, mentre investivo milioni di Euro in strutture a corporate design Volkswagen e Audi, gli ex dealer della zona, disdettati poiché non rispettavano i nuovi standard, continuavano a vendere Audi fornite dai dealer ufficiali di Milano e Como; dopotutto a Volkswagen Group Italia interessavano soltanto i numeri, certamente non era loro interesse tutelare un loro mandatario che da 20 anni li rappresentava.

Così, nel dicembre 2009, durante un incontro con il presidente di Volkswagen Group Italia, alla presenza dei dirigenti di marca Volkswagen e Audi, mi hanno invitato a cedere gli immobili per pagare il debito allo scopo di sollevare l'importatore Volkswagen Group Italia di Verona dai problemi con la casa madre Volkswagen AG di Wolfsburg in Germania. Alla loro proposta ho obiettato che non era immaginabile mettere sul mercato strutture dedicate, in cui tutto, dalla struttura architettonica al layout interno, dal tipo di pavimento alla vetrata, era stato studiato per essere esclusivo Volkswagen o esclusivo Audi, oltretutto in un periodo di grave crisi economica. Chi compra uno show room Volkswagen o un'Audi Zentrum? Un supermercato? Un negozio di elettronica? Un concessionario Fiat? Inoltre tali strutture erano state realizzate, senza alcuna possibilità di scelta, da aziende di costruzioni indicate dalla stessa Volkswagen Group Italia.

A quel punto a Verona hanno gettato la maschera, prendendo loro stessi l'iniziativa di trovare qualcuno che subentrasse nell'attività. Mi sono fermamente opposto ed il management di Volkswagen Group Italia ha iniziato ad attuare le sopra menzionate restrizioni. Dopo di che Volkswagen Bank mi ha tolto gli affidamenti e Volkswagen Group Italia ha iniziato le trattative con un importante gruppo di concessionarie, che, non avendo ancora i mandati di concessione dei marchi Volkswagen e Audi, desiderava averli a tutti i costi. Così, da quattro mesi hanno bloccato la fatturazione delle vetture nuove, senza togliermi il mandato. Noi trasmettevamo gli ordini raccolti dai clienti, che venivano regolarmente accettati da Volkswagen Group Italia, ma, allo stesso tempo, questa si rifiutava di far pervenire le autovetture presso i nostri showroom per la consegna ai clienti. A Verona rimanevano così 220 vetture dei nostri clienti ferme in attesa della consegna. Il loro obiettivo era chiaro: portarmi al punto tale di trattare e vendere la mia azienda al Gruppo a loro gradito".

Potete, quindi, solo immaginare i problemi con i nostri clienti nello spiegare i motivi del ritardo della consegna della loro vettura. Finché, per evitare problemi e porre fine alle continue minacce e lettere di avvocati, che mi intimavano la consegna della vettura o la risoluzione del contratto, a fine marzo mi hanno costretto a contattare i miei clienti per avvisarli che le loro vetture sarebbero state consegnate da altri concessionari delle province di Milano e Varese. Nonostante questo, a tutt'oggi, le mie concessionarie sono ancora legalmente mandatarie dei marchi Volkswagen e Audi, non avendo ancora ricevuto disdetta, anche perché sanno di essere i veri responsabili di questa situazione.

In Volkswagen Group Italia ci sono manager commerciali che mi hanno chiesto investimenti immobiliari sproporzionati rispetto al potenziale del territorio. Il mio non è un caso isolato ma, al contrario tale situazione è, in questo momento, comune a quella di molti altri Concessionari, usati dalle Case Madri come sfogo dei loro errori e delle loro ambizioni.

Mi rivolgo dunque a voi e ai vostri lettori per farvi comprendere cosa vuol dire lavorare con e per Volkswagen Group Italia.
Ho parlato con le autorità, con esponenti della politica, con Quattroruote che ha pubblicato un articolo modificando notevolmente il contenuto dell'intervista a mia insaputa. Capisco che hanno molto potere contrattuale, soprattutto nei confronti dei media per i milioni di Euro che possono mettere sul piatto della pubblicità. Parlerò certamente con altre testate giornalistiche e con la televisione in Italia e su tutto il territorio Europeo e mi auguro comunque che le mie dichiarazioni siano pubblicate e servano ad altri concessionari che si trovano nella mia stessa situazione.

Mi farebbe piacere che questa lettera venisse letta anche dal nostro Presidente del Consiglio-On. Silvio Berlusconi, quale utilizzatore di Audi ..., affinché si renda conto che purtroppo non bisogna sconfiggere solo la "malavita", ma che in Italia operano Multinazionali all'interno delle quali vige un profondo "malessere" che danneggia gli imprenditori, i lavoratori e indirettamente i clienti/cittadini italiani.

Desidero infine scusarmi con tutti i clienti che sono entrati nelle mie concessionarie e hanno firmato un contratto con me e desidero ringraziare tutti coloro che continuano a portare le loro vetture da riparare nelle mie concessionarie, è grazie a loro che sono cresciuto come imprenditore.

Ma voglio giustizia, non mi arrenderò a tali oppressioni dopo così tanti anni di lavoro".

Piero Giorgio Fiora
Amministratore Gruppo Fiora Spa

leellah
23-05-2010, 13:04
Che a Verona fossero degli enormi pezzi di... è risaputo a livello nazionale. Dispiace perché dietro a queste storie ci sono migliaia di clienti e centinaia di onesti dipendenti.
D'altronde, ogni elemento della catena distributiva, nei momenti di forte contrazione del mercato cerca di rifarsi a spese del proprio cliente, Audi AG su VGI, VGI sulle concessionarie, le concessionarie sui clienti...
E ciò porta alle "ristrutturazioni selvagge" di cui parla la lettera. Il problema fondamentale di una politica del genere è che alla ripartenza del mercato il Costruttore potrebbe trovarsi in difficoltà per lo "spezzatino" di rete distributiva...

Quanto agli investimenti assurdi richiesti ai concessionari, penso alla struttura messa in piedi da Scarabel nella mia città, lo showroom Audi è stato rifatto qualche anno fa (e non mi pareva proprio ce ne fosse bisogno): non ne ho mai capito la necessità data la posizione in Zona Industriale (lo vedi solo se ci vai espressamente...).

Anda3
23-05-2010, 13:44
che roba.. che vergogna..
bisognerebbe fargliela pagare... ma come??????

marcob89
23-05-2010, 22:19
Quanto agli investimenti assurdi richiesti ai concessionari, penso alla struttura messa in piedi da Scarabel nella mia città, lo showroom Audi è stato rifatto qualche anno fa (e non mi pareva proprio ce ne fosse bisogno): non ne ho mai capito la necessità data la posizione in Zona Industriale (lo vedi solo se ci vai espressamente...).

Il peggio lo vedi a Mestre...

E' impressionante...

Ora se non erro sono in amministrazione controllata...

erede
26-05-2010, 13:35
bha!!!!!!!!!!....io penso che solo in italia succedono queste cose!!!!!!!!!poi e normale che una ditta manda i dipendenti in strada...guarda le case madri cosa fanno!!!

Gate
27-05-2010, 14:18
Il peggio lo vedi a Mestre...

E' impressionante...

Ora se non erro sono in amministrazione controllata...


Ma audi zentrum?

antovnb4
28-05-2010, 14:03
che vergogna, prorpio ieri son andato da Zentrum di Torino...
Mobbing puro! quello che fanno si chiama così. E' denunciabile penalmente.

cat3
13-07-2010, 15:26
copio e incollo la lettera apparsa su la repubblica.it

http://borgomeo.blogautore.repubblica.it/2007/11/26/le-vostre-lettere/

Caro Direttore,
faccio seguito alla mia lettera aperta del 03.05.2010 inviata a “La Repubblica” e pubblicata in pari data sulla rivista on line, per comunicare quanto segue.

La verità fa male! Nel management della VW, delle marche che rappresentavo persiste una diffidenza sulla veridicità del contenuto della mia lettera e come riportato nella loro corrispondenza, nella quale si denota il rammarico per i fatti da me esposti, vogliono CONSTATARE LA VERITA’.

Da parte mia, pur essendo in una fase di “stallo” per la mia attività (perché a seguito della pubblicazione della lettera aperta del 03.05.10, circa otto giorni dopo sono arrivate le disdette dei mandati di concessione, così lasciando le due strutture AUDI ZENTRUM SEMPIONE e AUDI ZENTRUM SARONNO oltre la sede VOLKSWAGEN e SKODA vuote, lasciando sulla strada oltre a me, la mia famiglia, la quasi totalità degli ottanta dipendenti che facevano parte della mia organizzazione), ho avuto un notevole riscontro di testate giornalistiche specializzate e non, che si sono interessate al mio caso, così come le mail e le telefonate ricevute dai colleghi concessionari del mondo automobilistico che hanno voluto sapere e che in parte sapevano già, cosa succede tra le mura del palazzo di Verona sede di Volkswagen Group Italia (VGI).
Le affermazioni di alcuni collaboratori di VGI che sono passati negli scorsi mesi invernali presso le ns. sedi per le varie visite periodiche, oggi si stanno avverando, soprattutto con questa imposizione nella ristrutturazione della zona dei marchi Audi e Volkswagen, con i clienti concessionari preferiti da VGI stessa. Il mio grande rammarico è quello di mettere a disposizione le mie strutture dagli ampi standard di marca a prezzi penalizzanti e fuori mercato (contestabili anche agli effetti giuridici). Sono costretto a trattare e svendere gli immobili al 30% del loro valore di acquisto e quasi il 50% del loro valore di mercato. Ma la cosa più buffa che Vi racconto è che VGI, anche come da loro comunicazioni, si rifiuta di acquistare tali immobili da loro pretesi. Siamo veramente nell’assurdità!

Molte sono le affermazioni (che si possono riscontrare dalla documentazione a Lei inviata), di alcuni direttori di marca di VGI, forse i più consapevoli della situazione del “caso Fiora”, che in continuazione ribadiscono il loro supporto al Sig. Fiora che ha effettuato investimenti per raggiungere gli standard strutturali e organizzativi da loro imposti. Qualche dirigente di VGI inoltre, è consapevole delle responsabilità dell’importatore negli investimenti immobiliari dedicati alla marca, oltre al business dell’auto nell’ambito del noleggio a lungo termine, gestito e imposto in maniera irregolare dove si evince una responsabilità da parte di VGI di abuso di dipendenza economico e netta posizione dominante nei nostri confronti.

Il credito che VGI ci ha concesso è di notevole importanza, è stato concordato un piano di rientro tra le parti anche con la relativa documentazione intercorsa e che VGI non ha voluto rispettare (tutto documentabile).

Tengo inoltre a precisare che, come riferitomi da alcuni consulenti esterni di VGI, le mie pubblicazioni danno molto fastidio al sistema auto italiano, con la prerogativa che il mio lavoro sarà minato per sempre e che non potrò far più parte di alcuna organizzazione per la commercializzazione di auto delle marche presenti sul territorio italiano.

Affermazioni pesanti … che hanno veramente bisogno di grande attenzione e riflessione da parte degli esponenti delle associazioni automobilistiche, del mondo politico e imprenditoriale.

Dopo così tanti anni di lavoro, dedicati al gruppo VW, punto sulla massima trasparenza, raccontando agli addetti ai lavori, ai cittadini italiani e soprattutto ai clienti della zona in cui operavo, i fatti accaduti alla mia impresa non per giustificarmi, ma per fare chiarezza su quanto mi è accaduto.

Chiudo questa lettera aperta dicendo che il comportamento di VGI è stato a dir poco discriminante, questa gente non guarda in faccia a nessuno, per loro distruggere le persone e le loro organizzazioni è all’ordine del giorno, ma io continuerò la mia battaglia su tutti i fronti e già qualcuno di VGI ne è certo che ne uscirò vincente.

Grazie

Gruppo FIORA
Piero Giorgio Fiora

Azzo
15-04-2011, 10:28
Riesumo questa discussione perchè come alcuni sapranno proprio domani vanno all'asta le prime 40 auto del fallimento Fiora, io sono stato ieri a vedere le vetture e devo dire che, a parte il fatto che sono ferme da un anno, ce ne sono di davvero belle, moltissime km zero, tutte audi o quasi; se siete interessati la lista delle auto e i prezzi base d'asta li trovate sul sito dell'istituto vendite giudiziare di varese.
Se qualcuno stesse cercando un'auto in questo periodo io ci darei un'occhiata, l'unica cosa é che già ieri era pieno di gente, non so quanti siano curiosi e quanti invece realmente interessati che andranno all'asta.

Sulla vicenda che ha coinvolto il concessionario non mi pronuncio però mi ha colpito molto, mi sento di augurare "in bocca al lupo" soprattutto a tutti i suoi ex dipendenti, che erano tanti e purtroppo hanno perso il lavoro...

P.S. c'è una R8 nuova e una RS6 con 100.000 km, che macchine!

Faratech Srl
15-04-2011, 18:02
Sarò anch'io domani presente a vedere un pò se ci sono delle opportunità intressanti

Tornando invece all'argomento della discussione, con tutto il rispetto, ma la verità non è mai solo da una parte.
E' vero che magari da Verona avranno fatto promesse varie ma, è pur vero che ogni imprenditore, grande o picolo che sia, deve avere il buon senso di fare gli investimenti secondo il proprio passo perchè se poi le cose non vanno come si crede possono essere seri problemi. . e di fatti . . . . .

marcob89
16-04-2011, 00:59
Riesumo questa discussione perchè come alcuni sapranno proprio domani vanno all'asta le prime 40 auto del fallimento Fiora, io sono stato ieri a vedere le vetture e devo dire che, a parte il fatto che sono ferme da un anno, ce ne sono di davvero belle, moltissime km zero, tutte audi o quasi; se siete interessati la lista delle auto e i prezzi base d'asta li trovate sul sito dell'istituto vendite giudiziare di varese.
Se qualcuno stesse cercando un'auto in questo periodo io ci darei un'occhiata, l'unica cosa é che già ieri era pieno di gente, non so quanti siano curiosi e quanti invece realmente interessati che andranno all'asta.

Sulla vicenda che ha coinvolto il concessionario non mi pronuncio però mi ha colpito molto, mi sento di augurare "in bocca al lupo" soprattutto a tutti i suoi ex dipendenti, che erano tanti e purtroppo hanno perso il lavoro...

P.S. c'è una R8 nuova e una RS6 con 100.000 km, che macchine!


Sarà pieno zeppo di commercianti e privati infoiati che non ragionano... Le aste così tanto pubblicizzate alla fine non fanno risparmiare nulla.

leellah
16-04-2011, 06:50
Sarà pieno zeppo di commercianti e privati infoiati che non ragionano... Le aste così tanto pubblicizzate alla fine non fanno risparmiare nulla.

... La famosa Boxster diroccata "strappata coi denti" a 20k euri...

AHAHAHAH

Azzo
16-04-2011, 10:02
Vero, temo anche io ci sia troppa gente, però 80 auto sono tante. Chi dovesse andare oggi ci fa poi sapere come é andata?

Jumeirah
19-04-2011, 00:33
Ero al corrente di quest' asta...ed a conti fatti, ipotizzando che il prezzo dell' auto restasse quello di partenza, bisogna aggiungere un buon 40% in più tra le varie spese...e già si andava vicino alle quotazioni eurotax...

dagibrusb
19-04-2011, 08:28
Avevo già discusso su quest'accaduto in altro forum. Che dire forzare una persona che ha garantito e lavorato sempre nel migliore dei modi per vari marchi e per il marchio Audi è stato un gesto davvero sgradevole...invece di incrementare sembra che si faccia spazio alle concorrenti...vai a capirli quelli di Verona!

a4poleposition
19-04-2011, 10:12
Il peggio lo vedi a Mestre...

E' impressionante...

Ora se non erro sono in amministrazione controllata...

Audi o Volkswagen?