Originariamente Scritto da
Dr.Vazzo
ma poi sanno almeno fare il soffritto? o come al solito devo essere io a cucinare per ste pollastre montate?
cmq devono essere i tempi moderni e la troppa televisione che ha fatto rincoglionire la nuova generazione...mah
io in ogni caso ho sempre avuto un rapporto molto conflittuale con il genere femminile (chissà se non sia retaggio di un irrisolto complesso edipico...): non riesco a sopportare le civetterie e la vanità delle donne; tutte quelle moine, quei sorrisini insulsi, quel continuo aggiustarsi i capelli, abbassarsi la minigonna (che caxxo ti abbassi? è mini!! è normale che sia corta e scosciata!!!), sculettare sui tacchi (perchè porti quei trampoli da circo, con le cosce di fuori e poi ti lamenti che ti senti trattata come un oggetto?) e fare la diva (diva di che? è un merito essere bella? ringrazia dio che hai un corredo genetico in salute e magari chiediti come stai messa cerebralmente a livello corticale...).
questo perchè io ho sempre avuto una profonda stima delle donne; stima che però ho spesso visto essere da loro tradita. per me il bello delle donne (che ragazzi, ammettiamolo, quando riescono a non lasciarsi sedurre da mode e indotti culturali maschilisti, sono di gran lunga più intelligenti e sensibili di noi) risiede in quei caratteri assoluti che gli uomini non hanno: la femminilità la capacità non solo di dare la vita, ma anche di saper proteggere e crescere un figlio sino a farlo diventare un uomo. quella dolcezza, quell'eleganza e sobrietà che si scorge negli occhi di una mamma. il femminino dovrebbe essere rappresentato dalla forza della calma, della gentilezza e della bellezza delicata, come coerente opposto del mascolino, che si fonda su altri caratteri.
mi guardo intorno e quando vedo cosce strabordanti, tette schiacciate in reggiseni che sono una trappola per il testosterone maschile, culi messi sempre e comunque in bella vista, mi chiedo sotto quanti strati di sovrastrutture culturali sia finita la femminilità, l'eleganza e la maternità che dovrebbe essere tipica delle donne.
questo non significa che una donna non debba essere provocante, sensuale o attizzante: credo solo che il suo fascino dovrebbe nascere da tratti più discreti, più eleganti e fini. guardate in natura: gli esemplari femmina di qualunque specie (mammiferi), tendono ad essere più aggraziati dei maschi: hanno lineamenti più delicati e sottili, ma anche movenze più leggere. è una sorta di nobiltà innata che possiedono le creature femminili e che di solito il genere maschile non possiede.
ecco cosa mi infastidisce di questa modernità: le donne seppellite sotto il materialismo sessuale a cui la cultura contemporanea le ha indirizzate, hanno perso quella nobiltà e quell'eleganza che le rendeva, almeno allo sguardo, migliori degli ometti. va bene la sessualità, va bene il corteggiamento e la procacità, ma sembra che ci sia solo quella. dov è finito il resto? tette, culi, fixhe, cosce, polpacci: ok il messaggio è chiaro: siete attraenti, siete animali da letto. mi sta bene, sono contento: potremmo parlare anche di altro però?
ecco spiegato perchè mi piacciono le donne palestrate: , se devo scegliere, le preferisco così, le preferisco mascolinizzate, piuttosto che svampite, piuttosto che "cubizzate" come le veline, con una paralisi facciale monoespressiva: mi fanno meno paura, perchè penso che sia più facile instaurare una comunicazione con una donna con in mano un bilancere che non con una donna/velina che si chiede se tu sei "esteticamente alla sua altezza"...
ma il cervello conta ancora in questa società o basta essere fighi?
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