Ma solo in ItaGlia succedono queste cose

Denuncia dell’Unasca
“Mancano targhe, immatricolazioni a rischio”

1 / 1Denuncia dell’Unasca “Mancano targhe, immatricolazioni a rischio”

Non è la prima volta che accade, ma fa notizia perché di tutto ha
bisogno, il mercato dell’auto, tranne che di ostacoli burocratici: negli
uffici della motorizzazione civile non ci sono più targhe. Sicché molti
automobilisti non possono ritirare la macchina appena acquistata.
L’allarme è stato lanciato dall’Unasca, l’associazione delle autoscuole
e degli studi di consulenza automobilistica, i cosiddetti uffici di
pratiche auto, che parla di “prolungata mancata produzione e relativa
consegna da parte del Poligrafico dello Stato”.

Colpa del Poligrafico dello Stato. Già, perché la produzione di targhe è
ancora un monopolio dello Stato. L’Ipzs le produce e poi le invia agli
uffici provinciali della motorizzazione, presso i quali le acquistano le
concessionarie (ricordiamo che una coppia targhe standard per
autovettura costa 40,60 euro, che salgono a 44,40 nelle province di
Aosta, Bolzano e Trento) per poi associare ciascuna coppia a un numero
di telaio e immatricolare così la vettura. L’Unasca sottolinea come la
mancanza di targhe gravi “su tutta la filiera del settore fino agli
automobilisti, perché si fermano le immatricolazioni, con disagi e danni
per gli operatori, comprese le agenzie di pratiche auto che non possono
targare i veicoli e per i cittadini che non possono ritirare il veicolo
che hanno acquistato”.

“Un danno a operatori e automobilisti”. “Una situazione estremamente
grave - ha denunciato Ottorino Pignoloni, segretario dell’Unasc - che si
ripropone, ancora una volta in prossimità di un fine mese, periodo nel
quale, come è noto, si registra il maggior numero di richieste di
immatricolazioni, con il rischio quindi di danneggiare il mercato
automobilistico di aprile. Una situazione di crescente disagio - ha
concluso Pignoloni - che vedrà sempre più territori impossibilitati a
targare i veicoli mentre gli utenti saranno costretti a subire ritardi
per ritirare il veicolo acquistato in prossimità del ponte del 1°
maggio, oltre agli evidenti danni agli operatori del settore”.