Originariamente Scritto da
(marzo)
leggendo ora questa discussione, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni
la prima è che non sono un chimico, nè un titolato, anche se qualcosa mastico.
la seconda, è che noto un pò di confusione tra gli effetti degli additivi.
bisogna distinguere tra additivi pulenti e migliorativi
Inoltre tra additivi per carburanti o per lubrificanti.
Poi vi sono anche prodotti discioglienti atti a pulire il sistema di aspirazione nei diesel.
le morchie che potrebbero peggiorare la combustione sono causate dai prodotti per la pulizia del sistema di aspirazione.(spray tipo sintoflon, ecc)
eventuali intasamenti del circuito di lubrificazione invece possono essere causate da additivi pulenti (flush) o anche da additivi lubrificanti tipo il PTFE (teflon), le cui molecole tendono ad agglomerarsi per effetto del calore, occludendo il filtro olio-
in questa discussione si paventava la sola evenienza di additivare il carburante se non erro, quindi mi concentrerei su quella.
additivi da miscelare al carburante possono essere di vario tipo.
Pulenti o migliorativi
spesso, la formulazione prevede entrambi gli effetti.
la pulizia dell'impianto di iniezione con additivi in realtà è da intendersi come eliminazione di eventuale acqua, o di alghe nel serbatoio, perchè nessun additivo miscelato al carburante potrebbe rimuovere ad esempio le incrostazioni carboniose.
e questo tipo di trattamento potrebbe avere senso effettuato "una tantum"
il miglioramento del carburante invece è unicamente un aumento del N° di cetano (per i diesel) o del valore ottanico (motori a ciclo otto, ossia a benzina).
solitamente, i prodotti in commercio, contengono modiche quantità di prodotti "pulenti", e una quantità maggiore di componenti atti a migliorare le caratteristiche del carburante stesso, aumentandone il valore cetanico o ottanico, a seconda se si tratti di gasolio o benzina.
unendo entrambe le sostanze, il prodotto sortirà un effetto pulente e anche un miglioramento, che renderà la combustione più efficiente.
sul motore diesel, ad esempio, un carburante con un valore cetanico più alto contribuirebbe in effetti a determinare una minore rumorosità
(ma non rumorosità "meccanica", bensì rumorosità dovuta alla combustione, per motivi che sarebbe parecchio complicato spiegare nel dettaglio in questa sede)
un valore cetanico più alto del gasolio è facilmente ottenibile aggiungendo diverse sostanze di uso comune.(che sono poi quelle contenute negli additivi)
dopo tale additivazione, il carburante avrà le caratteristiche dei gasoli normalmente reperibili come gasoli speciali.
in sostanza, aggiungere gli additivi non è tanto differente dal rifornirsi con gasoli già migliorati alla fonte, e commercializzati alla pompa come speciali.
un interessante additivazione (almeno sotto il profilo spesa-resa) è dato dall'aggiunta di 2-etilesi nitrato al gasolio normale.
l'aumento del valore cetanico è considerevole, e dato il prezzo relativamente basso di tale sostanza, potrebbe rappresentare una validissima alternativa ai gasoli definiti speciali.
un valore cetanico maggiore, consente al carburante di essere combusto in maniera migliore, diminuendo notevolmente il tenore degli incombusti, delle incrostazioni carboniose, oltre naturalmente ad aumentare la resa termodinamica, che tradotto in parole povere significa avere un motore più pulito, un consumo specifico minore, e una maggior potenza ottenibile.
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la MARCA conta relativamente in effetti.
ma la gradazione NON è l'unica caratteristica da rispettare.
alcuni motori necessitano di oli con determinate caratteristiche , denominate specifiche
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