Originariamente Scritto da
(marzo)
mi spiace che ombranera non possa ora replicare al mio scritto, quindi scriverò in modo che non ve ne sia il bisogno.
secondo me la recensione non può essere considerata errata a priori, dato che l'utente ha fatto solo personali considerazioni e citato le proprie impressioni.
il fatto che il bimassa sia considerato anni luce avanti rispetto al monomassa è anche questa una considerazione personale, dato che non viene spiegato il motivo tecnicamente.
in breve, i volani bimassa sono stati introdotti principalmente per ridurre le vibrazioni dei motori diesel quando questi ultimi hanno iniziato a fornire valori di coppia notevoli a regimi elevati.
in questo caso migliorano il confort, rendendo il motore meno soggetto a produrre vibrazioni.
(le quali non si trasmettono solo tramite lo spingidisco, come sostiene ombranera, specie su una a3 dove il cuscinetto spingidisco è idraulico. Si trasmettono dal motore che le genera attraverso i supporti e ogni organo ad esso collegato)
la particolare struttura di un volano bimassa però risulta meno robusta nel tempo rispetto a quella di un volano monolitico, dove sono assenti le molle atte a trasformare la forza annullando le vibrazioni.
tali molle col tempo cedono, rendendo il bimassa incapace di smorzare le vibrazioni, e di fatto vibrando più di un volano tradizionale.
quindi, se da una parte un volano bimassa aumenta il confort, dall'altra è suscettibile di un decadimento temporale in termini di funzionalità e anche di durata.
una miglioria che richiede dunque il pagamento di uno scotto se vogliamo.
qualcuno decide in caso di sostituzione di passare ad un volano meno confortevole ma meno delicato, ecco tutto.
per la faccenda dei guasti meccanici derivanti da un volano monomassa, la voce più ricorrente è la possibile rottura dell'albero motore.
Non è una voce totalmente campata in aria, dato che l'albero motore deve sopportare determinate forze.
il volano serve in particolare ad assorbire in particolare le forze di primo e secondo ordine (se ricordo bene), ossia forze derivanti dal moto ALTERNO.
in parole semplici, le forze derivanti dal moto alternato del manovellismo di banco, che aumentano proporzionalmente alla pressione media dello stantuffo, e alla velocità di quest'ultimo (ovvero il regime rotazionale)
se un albero motore di un diesel veloce, come quelli moderni, è concepito per ridurre i pesi (o i costi) prevedendo di "aiutarlo" a dissipare tali forze tramite adeguata massa volanica e adeguato sistema parastrappi, eliminare o ridurre questi due componenti potrebbe portare davvero ad un cedimento strutturale dello stesso.
(vedasi volani monomassa leggerissimi tipo racing)
ma un volano monomassa esplicitamente proposto per uso stradale, specie se prodotto da una ditta seria, sicuramente è progettato per mantenere sia i valori di massa volanica che la capacità di smorzamento entro i limiti occorrenti.
e infatti ho sentito di alberi motore spezzati solo su auto con volani risicati a pochi etti, ma mai su motori stradali anche elaborati ma dotati di volani monomassa adeguati, coma appunto quello di cui si parlava in questa sede.
un monomassa "stradale" ha comunque una massa volanica non indifferente, ed è dotato pure lui di parastrappi..
l'unica differenza è che le molle le ha nel disco anzichè in una delle due masse che compongono il volano, ma mica ne è privo..
qui non siamo progettisti o ingegneri in grado con dati alla mano di calcolare se e quanto un monomassa su una a3 possa influire sulla affidabilità, ma possiamo star sicuri che se il livello di vibrazioni è quello descritto tanti problemi non ne crea.
del resto, su motori come quello della discussione, di volani monomassa ne montano parecchi, e da molti anni.
(per il discorso volani alleggeriti, come dicevo è diverso. Lì cambia tutto, ma è un altra faccenda..)
credo pertanto che la recensione qui postata, sebbene non sia un trattato ingegneristico, non sia poi tanto assurda, e che in qualche misura possa comunque essere d'aiuto a chi già sapendo della fattibilità in termini di affidabilità, cercasse conferma a riguardo del confort, o delle vibrazioni che ne potrebbero derivare
(come ad esempio il sottoscritto, che quando dovette rifare la frizione era in dubbio se optare ancora per un bimassa o per un monomassa)
personalmente, dato che l'auto la uso poco, e praticamente solo in pianura, e che la guida praticamente solo mia moglie, ho preferito restare sul bimassa, giusto per evitare quel minimo aumento di vibrazioni, che a me non garbano molto, tipiche dei motori diesel.
Ma perchè son sicuro che durerà più dell'auto.
se avessi dovuto usare l'auto maggiormente, forse per non rischiare di dover cambiare nuovamente il volano tra qualche anno avrei scelto un gruppo frizione come quello descritto nella recensione.
ho avuto modo di provare un identico motore di un conoscente (meccanico), e sinceramente la differenza col mio originale era davvero poca.
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