Originariamente Scritto da
Macs
Non so...
Tempo fa mi era venuta una mania per i carboceramici e vedevo solo quelli, poi un paio di riflessioni (e il prezzo) mi han fatto cambiare idea.
Quello di cui abbiamo bisogno noi pistaioli della domenica non è l'impianto carboceramico, se con quello dopo tre giri tirati finisco nella sabbia, butto via i dischi...
Io sono convinto che ciò che serva a noi siano masse radianti più grandi e/o più performanti.
A Monza il mio problema non era riuscire a frenare, ma riuscire a fare più staccate di fila.
A monza ho girato con pastiglie che non mi hanno mai dato problemi di mordente, il problema è stato che erano usurate per più della metà e, quindi, trasmettevano tutto il calore che assorbivano dalla pista frenante al liquido, che bolliva. E il pedale andava giù...
Ma sono convinto, proprio per le caratteristiche della pista e delle sue staccate, che anche con pastiglie seminuove il problema si sarebbe presentato.
L'impianto di serie frena bene, il problema è che non riesce a smaltire il calore che accumula.
Io credo che la soluzione sia, primariamente, aumentare la ventilazione utilizzando dei condotti di raffreddamento.
E successivamente l'impiego di masse radianti maggiori, ovvero di dischi più grandi e, sopratutto, più spessi, in modo da avere vani di autoventilazione con maggior potata.
Che poi, per forza di cose ci si debba orientare (visti i diametri in gioco e i coefficienti di dilatazione) su dischi montati su bobbins (e anche tra bobbins e bobbins esistono delle belle differenze), è palese... Addirittura i dischi originali da 345 sarebbero (secondo AP racing) troppo grandi per essere monolitici (e infatti si stortano che è un piacere)
Non escluderei, poi, l'uso di "finezze" quali gli spessori isolanti in titanio tra pastiglie e pistoncini.
Il problema dell'utilizzo di dischi più grandi, risiede poi nel bilanciamento della frenata, ma questa è un'altra storia...
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