Ale, ma la possibilità di omologare già esiste e mi chiedo il perchè non venga adottata, anzi io l'idea ce l'ho....
Comunque non si può dire "monti quello che vuoi e passi il collaudo", perchè questo significa che l'organo competente deve lasciarti il NO sul libretto (ricordo che è l'UNICA forma valida di omologazione) solo perchè tu hai modificato/alterato le condizioni originarie. Questo starebbe bene a te ma non al sistema che gravita intorno alla vettura. Chi garantisce che il lavoro-i pezzi-prove dinamiche-di sicurezza, siano fatte secondo un determinato standard? Quale ingegnere si prenderebbe la responsabilità, in sede civile/penale, della trasformazione? Nessuno. Potresti anche riuscire a trovare un ingegnere che firmi un determinato progetto e che questo venga trascritto sulla carta di circolazione (il classico NO),ma alla fine ti troveresti a pagare così tanto che il gioco non vale la candela.
per il discorso "tanto così lo faranno sempre" è il classico fare spallucce difronte al problema. Cominciamo a ritirare la patente per 6 mesi a chi elabora o trasforma pesantemente (e non dico certo a quelle modifiche che nulla hanno a che fare con la potenza/freni/sospensioni-emissioni) poi una linea guida per poter omologare 'lecitamente'. Inizierei con la certificazione del preparatore (scrittura all'albo degli addetti-certificazione dei macchinari-luoghi-attrezzi), dei pezzi montati e della prova su strada, sempre che tali 'elaborazioni' non superino il 35-40% del massimo consentito sul modello/serie specifico, che l'utilizzatore corrisponda ogni spesa affinchè sia trascritto il NO e che aggiorni il dovuto annuale per la tassa di possesso.
Se così fosse sarei il primo firmatario del referendum propositivo.
Pensi sia una soluzione valida?
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