Accedi

Visualizza Versione Completa : Muore Dennis Ritchie.......... grazie di tutto dennis



Nico-K
14-10-2011, 11:34
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/0/01/Dennis_MacAlistair_Ritchie_.jpg/220px-Dennis_MacAlistair_Ritchie_.jpg

Neanche a farlo apposta, mi viene da pensare.
Due giorni dopo la morte di Steve Jobs, pianto da tutti e su tutte le testate, ieri appare invece la triste notizia, su alcune testate più "specialistiche", della morte di Ritchie.

C'è tanta pace dietro a questa morte e tanta morigeratezza.
Dietro a quell'uomo non si celavano manie di protagonismo, falsità, connivenze, ipocrisie o puro marketing. Si celava una mente sopraffina che si è adoperata per la comunità e ha creato qualcosa come il C e collaborato alla creazione di Unix ( ricordo che il "buon" caro vecchio tanto stimato e riverito Mac Os è basato niente di meno che sull'efficientissimo BerkeleySoftwareDistribution , stretto parente di Unix).

Oggi noto che sul sole 24 ore non c'è un mega articolo in onore di Ritchie, noto anche che non è già uscito il mitico EBOOK SU DENNIS RITCHIE , cosa che invece appariva immediatamente 5 secondi dopo la morte di Jobs in prima pagina.
Noto anche che non c'è già pronto ai blocchi di partenza il mega libro sulla vita di Dennis Ritchie, non noto slogan ovunque con : RITCHIE MI HAI CAMBIATO LA VITA, RITCHIE SEI LA MIA VITA.
Non scorgo plebe che porta strisciante fiori, gente che piange.

Ciò che vedo ora nei giornalisti che hanno tanto acclamato Jobs e nei suoi proseliti è la stessa cosa che vedo in un case marchiato dalla Mela se escludo dalla successione degli eventi la persona di Ritchie : una scatola con una simpatica mela sopra, utilizzabile come riponi libri, riponi oggetti, o frigobar.
Sarebbe diventata così tanto famosa? mah, chi lo sa.. ci sono tante librerie e tanti frigobar nel mondo, tutti bene o male identici...

Che dire, sono tanto arrabbiato e deluso, perchè SE non c'è marketing dietro a qualcuno non c'è nulla.
Non c'è nulla perchè l'umanità repressa è stata guidata come un gregge, in maniera bonariamente coercitiva, a pensare ciò che qualcuno crede vada pensato, a agire come qualcuno crede che bisogni agire. Eresie di un mitomane? No, la potenza del marketing, studiatelo a fondo e poi mi saprete dire.

Non trovo ahimè nessun discorso di Ritchie in qualche università, non trovo frasi impossibili da elaborare per un umano qualunque ( orazio docet !?), non trovo una maschera di facciata.. trovo tanta sostanza e forse sarà per quello che nessuno sa chi è quest'uomo, perdonatelo non era nessuno in fondo.

In fondo bene o male, siamo davanti al forum audi perchè qualcuno ha creato un S.O, ci sono apparecchiature mediche che funzionano grazie a un S.O, la finanza tutta gira su sw che a loro volta girano su S.O e tutto parte, in grossa parte, da questo umile e sconosciuto omuncolo che se ne è andato qualche giorno fa.

Allora per cortesia, quando si usano paroloni sesquipedali e ampollosi come il ringraziare una persona sconosciuta per avergli cambiato la vita, almeno si abbia la decenza di sapere di cosa si parla, e si abbia l'onesta interiore di sentirsi ridicolo per le le affermazioni fatte e si ponga un fiore e un gesto di riconoscenza a chi ha cambiato veramente la vita a tutti.
E a chi ha permesso che, con la successione degli eventi a catena, si potesse progettare case, salvare vite, prevedere moti terrestri, previsioni di ogni genere, calcoli assurdi per la mente umana, e tanto tanto altro ancora, che non basterebbe un forum intero riempito di messaggi per contemplare tutte le ripercussioni che ha portato quest'uomo.

Iniziamo, in qualità di umani repressi, a guardare oltre le "cover" , le scatolette, i marchi e le firme; ritorniamo alla sostanza delle cose, a ciò che sta dietro non alla semplice facciata, ritorniamo ad apprezzare il vero valore delle cose, solo così forse un giorno potremmo ristabilire questa società diseredata.

Qui di seguito l'articolo:

Muore Dennis Ritchie, creatore del C

E' morto uno dei tecnologi che più hanno contribuito a gettare le fondamenta del moderno mondo informatico: Ritchie ha creato il linguaggio di programmazione C ed è uno dei padri fondatori del sistema operativo Unix
Roma - Lutto nel mondo informatico per la morte di Dennis Ritchie, informatico e programmatore che nella sua carriera si è adoperato per lo sviluppo di due delle tecnologie fondamentali per il moderno (e prevedibilmente anche futuro) scenario dell'ICT.

Tra i primi a dare notizia della morte di Ritchie è stato il suo ex-collega (ora impiegato presso Google) Rob Pike, che di Ritchie ricorda il carattere schivo e il grande contributo dato al mondo tecnologico, e quindi al mondo tout court. L'informatico in pensione aveva 70 anni, e si è spento nella sua abitazione dopo una lunga malattia.

Il lavoro di Dennis Ritchie è stato di fondamentale importanza per l'evoluzione delle tecnologie informatiche: nato nel settembre del 1941 nello stato di New York, dopo essersi laureato in matematica con dottorato in fisica è entrato a far parte dei laboratori Bell nel 1968.

Qui Ritchie è stato parte integrante del team a cui era stata assegnata la creazione di un "sistema operativo generico per computer", progetto che darà poi i suoi frutti con la nascita di Unix, il "nonno" di tutti i sistemi operativi moderni e progenitore diretto di Linux, Mac OS X, iOS e Android.

Pochi anni dopo il tecnologo bissò il già notevole risultato precedente creando un'altra fondamentale intelaiatura della tecnologia informatica moderna, vale a dire il linguaggio di programmazione general-purpose C.

Più di Unix, C è una tecnologia essenziale oggi come 30 anni fa, essendo il secondo linguaggio di programmazione più popolare al mondo e avendo aperto la strada ai linguaggi moderni come Java e C++. Anche gli utenti della piattaforma Windows devono moltissimo a Dennis Ritchie, visto che la gran parte del kernel di Windows NT (e quindi delle sue successive generazioni commercialmente note come Windows 2000, XP, Server, Vista e 7) è stata scritta proprio in C.

Per il suo prezioso contributo alla scienza e alla tecnologia informatiche, Ritchie è stato omaggiato con il prestigioso Premio Turing nel 1983 e la National Medal of Technology consegnata nel 1998 dal presidente statunitense Bill Clinton.

Fonte: http://punto-informatico.it/3303574/PI/News/muore-dennis-ritchie-creatore-del.aspx

DMJ
14-10-2011, 12:00
Allora per cortesia, quando si usano paroloni sesquipedali e ampollosi come il ringraziare una persona sconosciuta per avergli cambiato la vita, almeno si abbia la decenza di sapere di cosa si parla, e si abbia l'onesta interiore di sentirsi ridicolo per le le affermazioni fatte e si ponga un fiore e un gesto di riconoscenza a chi ha cambiato veramente la vita a tutti.

Non posso fare a meno di quotarti. Purtroppo questa mentalità deriva dal fanatismo e dal marketing ossessivo e non permette di discernere tra ciò che risulta solo apparenza e ciò che cambia realmente la vita ad una comunità. Questo è patetico, ma terribilmente attuale.

Dr.Vazzo
15-10-2011, 15:12
non sono un fanatico dell'informatica e dell'elettronica (anche se mi ritrovo a lavorarci dentro per necessità di pancia) e devo dire che non sapevo chi fosse il sig. ritchie e di UNIX conoscevo soltanto il significante. aggiungo che anche riguardo al sig. Jobs sapevo davvero poco. ho scoperto della sua esistenza quando i media mi hanno informato della sua morte.

guardo quindi a questi due casi con pari atteggiamento e devo dire che condivido l'idea che ogni elogio dovrebbe seguire logicamente alla bontà e desiderabilità delle azioni compiute in vita dalla persona di cui si vuole ricordare appunto le gesta. Ora, a questa bontà e desiderabilità aggiungerei anche la significatività dell'azione.

nella mia personalissima scala di valori, significativamente buona è prima di tutto l'azione che migliora la condizione dell'esistenza degli esseri viventi.

devo quindi aggiungere che non provo ( nè approvo o disapprovo) un sentimento di profonda riconoscenza nei confronti di chi ha abbellito lo stile dei miei abiti, del mio pc e della mia auto.
la mia stima va a chi ha saputo cambiare il mondo più o meno visibilmente, senza, e qui viene la parte più difficile, sporcare le proprie mani e quelle altrui.

la mia stima va, per deformazione culturale, a Nietzsche, Freud e Jung che ci hanno svelato il lato inconscio del nostro io e che, cosa basilare per me almeno, furono uomini di reale spessore morale ed umano, al di là di quanto fecero per il mondo. Chi ebbe la fortuna di conoscerli, li descrive prima di tutto come persone (umanamente parlando) straordinari e poi come ricercatori unici.

la mia stima va ad una mia cliente, che peraltro è ancora in vita, perchè ha speso metà della sua vita a costruire un ospedale in sud africa e ad aiutare le persone del posto a migliorare le proprie condizioni di vita.

sono banale vero? sì, ma perchè in fondo il bene è una emozione banale e la si prova sempre per le solite azioni e i soliti gesti. è di una ripetitività quasi insulsa.

il bene orienta il mio giudizio. e per essere tale devo sapere se è disinteressato.

di conseguenza dove c'è un interesse, e non che sia un male assoluto, ben inteso, penso che possa esserci del bene, ma è poi così significativo ricordarlo?

per me no: mi dispiace che sia morto Versace, per farvi un esempio, alla stessa maniera e con lo stesso trasporto che provo quando sento al telegiornale che è morto qualcuno (uno sconosciuto diciamo) ammazzato da qualcun altro.

mi dispiace che sia morta la persona, anche se penso che il suo lavoro non sia stato più importante di quello di un suo operaio, di una sua impiegata o di un suo dirigente.

mi dispiace invece molto di più e, lì sì che sento la necessità di ricordarmelo e ricordarlo agli altri, quando viene a mancare qualcuno che ha cambiato questo mondo facendoci crescere insieme alle sue idee geniali (ma geniali veramente). Che ci ha guidati verso una evoluzione spirituale reale, che ha avuto un ruolo di guida per noi o per quei pochi che lo hanno conosciuto e seguito.

la cosa che mi stupisce di più è che non ho esempi moderni da riportarvi di persone di questo calibro, ma penso a Falcone e credo che sia stato un mito di coraggio e lucidità, che abbia avuto la forza assoluta dell'uomo comune che si batte senza secondi fini e che dalle sue azioni non ha tratto nulla di buono per sè e per chi gli è stato vicino, perchè in lui c'era la priorità di una visione superiore delle cose, in cui il bene comune deve venire prima del proprio.

ecco, il mio indice di umanità, lo fanno persone di questo tipo. e quando mi capita una loro intervista o un documento audio video in cui lasciano una loro testimonianza, lo seguo attentamente perchè credo che il loro pensiero abbia ancora tanto da insegnarmi.

eroi e geni: quelli sono i miei miti. hanno salvato il mondo e ancora oggi cercano di farlo.

poi ci sono i progettisti dell'audi, i cantanti (non i poeti cantanti però), i calciatori, le soubrette, i geniacci del computer, gli industriali, i ricchi, i famosi, i ricchi e famosi: bravi che mi intrattengono ogni giorno con i loro lampi di genio e creatività. a loro dico grazie. grazie e grazie ancora, ma non sono i miei miti.

leellah
15-10-2011, 19:23
In effetti lo slogan "Think differently" di Apple mi è sempre suonato un tantino sarcastico/paradossale...

Nico-K
16-10-2011, 02:23
bella riflessione, fulgida