Walter Montagnani
25-11-2017, 01:01
Egregi Tutti,
mi permetto di sottoporre ad altri possessori A4 il seguente caso che mi è capitato.
Nella giornata di domenica 5 marzo 2017, la mia Audi 4 2.0 TDI (targa DZ840MZ) ha subito un guasto rilevante: il motore si è spento in marcia mentre viaggiavo sull’autostrada del Brennero, all’altezza di Ala Avio, e non è stato più possibile riavviare l’auto; ho quindi chiesto e ottenuto il soccorso di un traino (Europ Assistance) per ricoverare il veicolo al sicuro, in attesa di rintracciare quanto prima il più vicino Service Audi aperto.
Nella giornata di lunedì 6 marzo, sulla base della verifica operata presso un centro assistenza autorizzato di Rovereto (Dorigoni S.p.A. - Service VW, Audi), è stata riscontrata la rottura della cinghia di distribuzione e conseguenti danni al motore, alle valvole e ad altre parti meccaniche (il Service ha preventivato una spesa di riparazione di circa 6.000 euro che ho dovuto pagare per poter avere l'auto di nuovo nelle mie disponibilità).
E’ opportuno evidenziare che l’ultima ispezione long life service dell’auto in oggetto, era stata eseguita dal Service Hauswagen di Roma, in via del Foro Italico, appena 5 mesi prima (30 settembre 2016), quando il veicolo aveva percorso 107.725 km; in quella stessa data l’auto (equipaggiata con motore Diesel EA189) aveva subito anche la Campagna di Intervento che ha previsto l’aggiornamento del software della centralina motore.
E’ curioso che la rottura della cinghia di distribuzione sia avvenuta meno di 8.000 km dopo gli interventi sopra citati; preciso che in occasione dell’ultima ispezione avevo per scrupolo esplicitamente chiesto se non fosse il caso di controllare anche la cinghia di distribuzione e le parti correlate, ma mi era stato assicurato che fosse troppo presto e che l’eventuale controllo sarebbe stato propriamente condotto nell’ispezione successiva (dopo 30.000 km o dopo 2 anni).
Ancorchè la garanzia delle parti meccaniche del veicolo fosse scaduta nel 2012 (l’auto infatti è stata immatricolata nel gennaio 2010), è rilevante osservare che il guasto è avvenuto quando la macchina aveva percorso circa 115.000 km, mentre sulla base delle indicazioni del libretto di manutenzione dell’auto in oggetto, si indica che la cinghia di distribuzione debba essere sostituita dopo 210.000 km (quasi il doppio!); inoltre personalmente ho sempre curato la manutenzione del velivolo presso i Centri di Assistenza Audi autorizzati, eseguendo tutti i tagliandi consigliati nei tempi previsti, contando sulla affidabilità derivante dalla cura originale e quindi su una corrispondente estensione di tutela per casi fatali e non prevedibili, ma di ingente onerosità come appunto è stato il caso in oggetto; pertanto mi aspettavo che il costo della riparazione non mi fosse per nulla addebitato.
Audi invece ha risposto che la rottura della cinghia dei servizi rientrava nella "fatalità", per cui non avevo diritto al rimborso, ma (bontà loro!) mi venivano incontro con un "contributo fedeltà" per 2.000 euro, lasciandomi in carico i restanti 4.000 euro.
Tuttavia credo che i casi siano solo due:
primo: o la cinghia dei servizi deve essere controllata prima di 210.000 km e allora c'è un baco in tutta la check list dei tagliandi Audi, che non prevedono questo controllo
secondo: oppure la cinghia dei servizi era difettosa e quindi c'è una potenziale necessità di far partire una azione di richiamo di tutti i veicoli interessati
A fine luglio ho fatto scrivere anche dal Ministero dei Trasporti ad Audi che però dopo 4 mesi non si è degnata di rispondere, per cui il Ministero ha tratto la conclusione che Audi non ritiene necessario nessun richiamo.
Qualcuno ha avuto problemi analoghi? Se sì vorrei portare all'attenzione della giustizia civile il caso, ma ovviamente se ho altri riscontri posso sperare in una maggior probabilità di successo in tribunale.
Grazie per l'attenzione
Buona serata
Walter Montagnani
mi permetto di sottoporre ad altri possessori A4 il seguente caso che mi è capitato.
Nella giornata di domenica 5 marzo 2017, la mia Audi 4 2.0 TDI (targa DZ840MZ) ha subito un guasto rilevante: il motore si è spento in marcia mentre viaggiavo sull’autostrada del Brennero, all’altezza di Ala Avio, e non è stato più possibile riavviare l’auto; ho quindi chiesto e ottenuto il soccorso di un traino (Europ Assistance) per ricoverare il veicolo al sicuro, in attesa di rintracciare quanto prima il più vicino Service Audi aperto.
Nella giornata di lunedì 6 marzo, sulla base della verifica operata presso un centro assistenza autorizzato di Rovereto (Dorigoni S.p.A. - Service VW, Audi), è stata riscontrata la rottura della cinghia di distribuzione e conseguenti danni al motore, alle valvole e ad altre parti meccaniche (il Service ha preventivato una spesa di riparazione di circa 6.000 euro che ho dovuto pagare per poter avere l'auto di nuovo nelle mie disponibilità).
E’ opportuno evidenziare che l’ultima ispezione long life service dell’auto in oggetto, era stata eseguita dal Service Hauswagen di Roma, in via del Foro Italico, appena 5 mesi prima (30 settembre 2016), quando il veicolo aveva percorso 107.725 km; in quella stessa data l’auto (equipaggiata con motore Diesel EA189) aveva subito anche la Campagna di Intervento che ha previsto l’aggiornamento del software della centralina motore.
E’ curioso che la rottura della cinghia di distribuzione sia avvenuta meno di 8.000 km dopo gli interventi sopra citati; preciso che in occasione dell’ultima ispezione avevo per scrupolo esplicitamente chiesto se non fosse il caso di controllare anche la cinghia di distribuzione e le parti correlate, ma mi era stato assicurato che fosse troppo presto e che l’eventuale controllo sarebbe stato propriamente condotto nell’ispezione successiva (dopo 30.000 km o dopo 2 anni).
Ancorchè la garanzia delle parti meccaniche del veicolo fosse scaduta nel 2012 (l’auto infatti è stata immatricolata nel gennaio 2010), è rilevante osservare che il guasto è avvenuto quando la macchina aveva percorso circa 115.000 km, mentre sulla base delle indicazioni del libretto di manutenzione dell’auto in oggetto, si indica che la cinghia di distribuzione debba essere sostituita dopo 210.000 km (quasi il doppio!); inoltre personalmente ho sempre curato la manutenzione del velivolo presso i Centri di Assistenza Audi autorizzati, eseguendo tutti i tagliandi consigliati nei tempi previsti, contando sulla affidabilità derivante dalla cura originale e quindi su una corrispondente estensione di tutela per casi fatali e non prevedibili, ma di ingente onerosità come appunto è stato il caso in oggetto; pertanto mi aspettavo che il costo della riparazione non mi fosse per nulla addebitato.
Audi invece ha risposto che la rottura della cinghia dei servizi rientrava nella "fatalità", per cui non avevo diritto al rimborso, ma (bontà loro!) mi venivano incontro con un "contributo fedeltà" per 2.000 euro, lasciandomi in carico i restanti 4.000 euro.
Tuttavia credo che i casi siano solo due:
primo: o la cinghia dei servizi deve essere controllata prima di 210.000 km e allora c'è un baco in tutta la check list dei tagliandi Audi, che non prevedono questo controllo
secondo: oppure la cinghia dei servizi era difettosa e quindi c'è una potenziale necessità di far partire una azione di richiamo di tutti i veicoli interessati
A fine luglio ho fatto scrivere anche dal Ministero dei Trasporti ad Audi che però dopo 4 mesi non si è degnata di rispondere, per cui il Ministero ha tratto la conclusione che Audi non ritiene necessario nessun richiamo.
Qualcuno ha avuto problemi analoghi? Se sì vorrei portare all'attenzione della giustizia civile il caso, ma ovviamente se ho altri riscontri posso sperare in una maggior probabilità di successo in tribunale.
Grazie per l'attenzione
Buona serata
Walter Montagnani