problemi suoi, vettura ritirata con la tacita formula "vista e piaciuta", ovviamente fatto salvo quanto già detto da altri (manomissioni di vario genere, mappatura, modifiche non a norma del cds ecc ecc)
problemi suoi, vettura ritirata con la tacita formula "vista e piaciuta", ovviamente fatto salvo quanto già detto da altri (manomissioni di vario genere, mappatura, modifiche non a norma del cds ecc ecc)
Ma a titolo informativo, quali sono questi problemi di cui parla il concessionario?
Accelerando da 0 a 100 Km/h, il pick-up di Chuck Norris tocca punte di 200 Km/h
Marcy_68 (19-06-2021)
Ha detta sua sarebbero:
_cerchione storto
_pompa acqua che perde
_iniettori che battono in testa
_cinghia distribuzione non fatta..
“Amo le auto con una bella linea e le donne senza freni.”
Mah.... Ci sta provando e ha torto.
Purtroppo se è organizzato dovrai perderci tempo.
Se realmente sono solo queste le motivazioni di denuncia...non penso devi preoccuparti. Non conosco come lavora questo rivenditore,ma sembra da quanto affermi,pretenda che gli si venda un'auto appena tagliandata.
Di solito un rivenditore in fase di valutazione e ritiro di un usato,tende sempre a ridurre il prezzo di acquisto per il ripristino dell'auto e prima della messa in vendita.
Probabile non possa aver fatto bene i conti e ora si rivale su di tè. Mi verrebbe da dire....cambia mestiere.
Se posso esprimere un mio pensiero...possibile ti ha voluto "minacciare" nella speranza che cedetti alla sua richiesta di rimborso. Ma non trovo su quali accuse possa basare la sua denuncia.
Se posso trovare forse un minimo di illecito sarebbe se....in fase di contrattazione hai sostenuto che la distribuzione fosse stata eseguita di recente ed ora dopo le dovute verifiche prima della messa in vendita ha riscontrato che sia da ripristinare in quanto non vero quanto hai affermato.
Ma anche in quest'ultimo caso la vedo di difficile soluzione...sarebbe solo la sua parola conto la tua.
Ultima modifica di Marcy_68; 19-06-2021 alle 17:59
bisogna vedere cosa c'e' scritto nel contratto (presumo una modulistica pre-stampata, con tante clausole): una formula "tacita" e' sempre difficile da dimostrare.
anche le descrizioni "a voce", o promesse varie, ecc sempre "a voce", non sono dimostrabili. Vale quello che c'e' scritto nel contratto. ( e il salonista furbetto puo' aver inserito delle riserve, ecc, a suo vantaggio. Se il compratore le ha firmate, diventa dura adesso negare...)
un esempio: la normativa europea prevede che nelle vendite fra privati, con un oggetto usato, il venditore ha l'obbligo di garanzia per quell'oggetto usato.
la garanzia deve essere esplicitamente esclusa, altrimenti e' automaticamente attiva. E son caxxi...
(ripeto: la normativa parla di vendite fra privati. Qua c'e' un operatore professionale, bisogna vedere bene cosa cambia).
comunque se entrano in gioco gli avvocati, si attaccano a tutti i cavilli (e magari richedono perizie sulla macchina, ecc.).
A quel punto le spese diventano importanti... Non so quanto sia conveniente, per entrambe le parti.
forse e' ragionevole puntare a un accordo bonario, un 50/50 come già detto da un altro utente al #4 (o trovare un altro tipo di accordo, dialogando con buon senso).
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beh, sembra che non ci sia nessun vizio occulto, ma cose visibili, che emergono facilmente facendo una prova su strada o altre verifiche (una perdita di liquido si vede...)
il salonista deve sapere cosa guardare, in un veicolo usato... altrimenti e' meglio che cambia mestiere (come gia detto da altri).
il cerchio storto, potrebbe averlo storto il salonista stesso o un suo cliente, durante un giro di prova (visto che son 2 mesi che la vettura e' in mano al salonista... magari la usa tutti giorni, lui o i suoi dipendenti, con una targa prova, ecc. Adesso hanno preso una buca, storto il cerchio, e vogliono fare i furbetti, cheidendo il rimborso a Brian. Se e' andata cosi', son veramente alla frutta!!).
come gia detto da altri utenti, dagli elementi che ci ha descritto Brian, pare che il salonista abbia ben poche possibilità di azione legale.
Purtroppo per Brian, ci sarà da perderci tempo, e anche 2 soldi, per risolvere (ad es. un paio di lettere dell'avvocato ecc - che non sono gratuite, purtroppo).
personalmente, non avevo mai sentito un "rimborso" del genere (cioe' richiesto dal salonista), e seguiro' con curiosità la discussione, per capire come va a finire.
per il discorso "distribuzione non fatta", quanti km ha percorso la macchina venduta? (hai scritto 10 anni e 150,000km, nei messaggi indietro, e' corretto?)
la vettura data in permuta, era una altra Audi?
se ricordo bene, le tabelle Audi dicono 210.000km (e nessuna scadenza di tempo), per cambiare la distribuzione, su tantissimi motori diesel, dal 2011 a oggi. (invece la prima serie di motori Audi common rail, diciamo anni 2008-2010, aveva scadenza 180.000km. Verifica bene che potrei sbagliare).
a 'sto punto, se la macchina vecchia era un' Audi, il salonista non puo' pretendere nulla per la distribuzione= non e' ancora ora di farla, secondo le tabelle fissate dal costruttore del veicolo.
(NB: e' solo un esempio. Ma secondo me vale la pena controllare le tabelle di manutenzione ufficiali, riferite al veicolo che hai dato in permuta, e quasi di sicuro potrai smontare le richieste -assurde- di quel salonista).
Se il salonista vede le tabelle di manutenzione della casa madre, dovra' per forza di cose ridurre le sue pretese di "risarcimento".
a quel punto, mi auguro sinceramente che si possa dialogare in modo pacato e costruttivo, e trovare un accordo veloce e ragionevole (e poco costoso per Brian, senza spese per avvocati ecc).
Ultima modifica di gian8p; 19-06-2021 alle 19:32
lui sul ritiro ha la clausola visto e piaciuto, tu non sei un altro rivenditore ma un privato..
sei tu che sull'auto che hai comprato nutri dei diritti
quel venditore non sa fare il suo lavoro e non sa accettare le cose se non vanno come vuole lui
fagli una leva
a distanza di 2 mesi, sarebbe interessante sapere da Brian come e' andata a finire.
Quali le norme di legge entrano in gioco, quali atti sono necessari per controbattere alle richieste (assurde) del salone, ecc (ad es. su quali norme si e' basato l'avvocato, ecc ).
queste info potrebbero aiutare altri utenti in futuro.
temo che altri salonisti possano presentare richieste "assurde" ai loro clienti: magari si scopre che e' un "modus operandi", studiato a tavolino da parte dei salonisti disonesti, che provano a "minacciare" azioni legali verso i clienti, con la finalità di scucire un po' di soldi ai malcapitati clienti. (e questi ultimi, per chiudere la faccenda, magari accettano un accordo 50/50 e pagano il "risarcimento" al venditore-truffatore).
Purtroppo, i disonesti si inventano un trucchetto nuovo tutti i giorni, per tentare di guadagnare senza lavorare...
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cosa vuol dire "fagli una leva"?
Ultima modifica di gian8p; 15-08-2021 alle 20:13
vuol dire mandare aff..
comunque non può dimostrare niente
farabutti
il tuo vaffa serve a niente, nel concreto (ipotizzo che ci sia un' azione legale in corso: lettera di diffida degli avvocati, contro-deduzioni, ecc).
prima di prendere iniziative, bisogna vedere cosa sta scritto nel contratto: il venditore-farabutto potrebbe avere inserito clausole e riserve a suo vantaggio.
E il cliente le ha firmate (senza leggere, come si fa di solito... Malissimo!!!)
secondo me bisogna chiedere aiuto a un legale: purtroppo ci sono regole precise, scadenze fisse per fare opposizione, ecc.
e' una situazione piuttosto strana, e bisogna dedicargli tempo e purtroppo anche soldi (gli avvocati nonl avorano gratis).
scondo me non basta una telefonata con un "vaffa...", per risolvere, (anzi, insulti e minacce al telefono, potrebbero anche portare ulteriori conseguenze legali. Queste "trappole legali" vengono costruite con cura, di solito).
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