scusate audi vuole che si compri il cerchio originale per il rilascio nullaosta,ma cerchi in ferro da 18 originali no?
scusate audi vuole che si compri il cerchio originale per il rilascio nullaosta,ma cerchi in ferro da 18 originali no?
Mi riferivo alle asserite "novità segrete in merito".
non è così semplice, per trovarne uno serve un telaio di chi monta direttamente i 18".Per quanto riguarda la pressione... basta chiedere in concessionario il ricambio dell'adesivo sul montante della portiera guidatore, per i veicoli che escono dalla fabbrica con quella misura. Con un ricambista meno che fesso ci si riesce in 5 minuti...
Mi sono iscritto proprio... per sapere questo dato
PS fino al 2007 (vado a memoria) è indicata sullo sportellino del rifornimento... è un pezzo che vado in giro a "occhieggiare" le varie S3 che trovo in giro... primo o poi mi prenderanno per un ladro
Le novità segrete sarebbero pure interessanti. Mi piacerebbe però che finalmente si sbloccasse qualcosa a livello delle "disposizioni attuative" relative all'abolizione del nullaosta.
Personalmente ho omologato i 18" tramite VGI lo scorso anno. Purtroppo le vie "ufficiali" si fermano qui, mentre io vorrei far trascrivere anche i 19". Esiste la via (del tutto legale) della perizia tecnica, ma anche tra le agenzie di pratiche auto non è affatto "popolare".
Infatti parlavo di ricambisti non fessi...
la perizia tecnica mi sembra... una sorta di leggenda metropolitana.
Come fa la DTT ad omologare qualcosa senza il nulla osta del produttore? Mi sembra quantomeno fantasioso.
Qualcuno c'è mai riuscito? (magari mi sbaglio)
Io ho sottomano la circolare del ministero dei Trasporti che ne parla.
Eccola:
Come vedi... nessuna leggenda. Tutto confermato anche presso il Centro Prove Autoveicoli di Verona (competente d'area per il mio "caso").MINISTERO DEI TRASPORTI E DELLA NAVIGAZIONE
DIREZIONE GENERALE M.C.T.C.
IV Direzione Centrale - Segreteria D.C.
Prot. n. 1246/D.C. - D.C. IV n. B096
Roma, 11 novembre 1998
OGGETTO:
Rilascio del nulla-osta da parte delle Case costruttrici per modifiche dei veicoli.
Come è noto, l'art. 236 comma 2° del regolamento di esecuzione del Codice della strada (1) prescrive che ogni modifica riguardante gli elementi del veicolo elencati dalla lettera a) fino ad m) è subordinata al rilascio, da parte della Casa costruttrice dello stesso, di apposito nulla-osta.
La norma precisa, inoltre, che "qualora tale rilascio non avvenga per motivi diversi da quelli di ordine tecnico concernente la possibilità di esecuzione della modifica", il nulla-osta può essere sostituito da una relazione tecnica, firmata da persona a ciò abilitata, che attesti la suddetta possibilità.
Le difficoltà per l'applicazione della suddetta procedura alternativa da parte dei C.P.A. derivano dal fatto che i motivi non di ordine tecnico, non vengono esplicitamente dichiarati nella comunicazione del mancato rilascio.
Si è constatato, infatti, che le risposte delle Case costruttrici sono spesso formulate in termini generici, suscettibili di più interpretazioni, oppure in esse viene dichiarato che la carenza di elementi non consente di emettere un giudizio sulla trasformazione; o talvolta, più semplicemente, nella risposta viene manifestata la indisponibilità ad esaminare la richiesta.
Il caso più frequente è, comunque, quello di non dare seguito alle richieste.
Premesso quanto sopra, questa Direzione Centrale ritiene che le Case costruttrici dei veicoli, a fronte di una richiesta di nulla-osta per modifiche ad un proprio prodotto industriale, siano in ogni caso tenute a fornire una risposta, che potrà essere di tre tipi:
-
positiva, con rilascio del nulla-osta comprensivo delle relative specifiche tecniche;
-
negativa, per motivi tecnici che devono essere indicati;
-
negativa, per motivi diversi da quelli tecnici.
A tale riguardo, le Case costruttrici del veicolo, nel rispondere alle richieste di nulla-osta delle Ditte trasformatrici, dovranno uniformarsi a quanto sopra, eventualmente utilizzando l'allegato modello.
I nulla-osta devono essere sottoscritti da persona con firma debitamente autenticata e depositata presso la M.C.T.C., e autorizzata a tale scopo dal legale rappresentante della Società.
In caso di mancata risposta da parte della Casa costruttrice del veicolo entro 60 giorni dalla data della richiesta, i C.P.A. possono richiedere, in sostituzione del suddetto nulla-osta, la presentazione da parte della Ditta trasformatrice, di una relazione tecnica, firmata da persona a ciò abilitata per legge, che attesti la fattibilità della modifica proposta, assumendosene la responsabilità. In caso di risposta negativa, la Casa costruttrice dovrà inviarne copia anche al competente C.P.A.
Le presenti disposizioni non modificano la circolare n. 93/94 del 24 giugno 1994 (2) relativa alle trasformazioni dei veicoli industriali, che conserva pertanto la propria validità, tranne il II capoverso del punto 2 dove, nella prima riga dopo la parola nulla-osta va aggiunto "per motivi non tecnici".
La presente circolare che disciplina in modo più puntuale il rilascio del nulla-osta ai sensi del 2° comma del citato art. 236 del Regolamento di esecuzione del Codice della strada (1), annulla e sostituisce le precedenti disposizioni prot. n. 2485/4220(0) - B02 del 7 gennaio 1994 (3), n. 604/4220 (0) - B039 del 16 marzo 1994 (4) e circolare n. 42/94 del 25 marzo 1994 (5).
Si raccomanda una scrupolosa osservanza da parte sia degli uffici in indirizzo che delle Ditte interessate.
IL DIRETTORE CENTRALE
dr. ing. Tullio D'Ulisse
__________
(1) Vedasi "codice della strada" pag. 078.01.00.
(2) Vedasi "la motorizzazione 1994" pag. 94387.
(3) Vedasi "banca dati ITER" pag. 019530 o "la motorizzazione 1994" pag. 94036.
(4) Vedasi "la motorizzazione 1994" pag. 94149.
(5) Vedasi "banca dati ITER" pag. 019982 o"la motorizzazione 1994" pag. 94036.
OK, ma questo cosa significa?
Chi sono (materialmente)? Basta l'iscrizione all'albo degli ingegneri (tutte e 3 le sezioni)?firmata da persona a ciò abilitata per legge
Nel qual caso ne ho (di ingegneri) sottomano una "caterva"
Tra l'altro, da quanto capisco, è una strada che si può tentare SE la casa produttrice non afferma problemi tecnici.
Nel qual caso non si ci può far nulla.
Confermi?
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Infine: esiste un fac-simile di qualcuno che è riuscito materialmente a fare un'omologazione del genere?
Ultima modifica di InterNik; 21-12-2009 alle 12:10
Allora, sto indagando. Di risposte, come al solito, poche.
Il costruttore, dal mio punto di vista, non è in grado di affermare che sussistono problemi tecnici, visto che in Germania omologano praticamente quello che vogliono senza tante cerimonie o consulti con il costruttore. Ad esempio per la mia i 235/35R19 sono molto diffusi in Germania e validati dal TUV, soddisfano il rotolamento, l'indice di carico e di velocità, senza alterare gli ingombri nel passaruota.
Purtroppo non conosco una figura esperta in perizie (sarei ingegnere anch'io per quanto non iscritto all'albo) e non possiedo un format di quanto andrebbe riportato. Immagino si debbano riportare i calcoli comparativi sul rotolamento, sulla scelta dell'indice di velocità e di carico, specificando eventualmente le coppie di serraggio e la pressione di gonfiaggio.
il mio studio si occupa di perizie nella dinamica dei veicoli; per come la vedo io è decisamente semplicistico riferirsi unicamente al rotolamento o altri aspetti puramente geometrici.
la procedura di omologazione (e sviluppo) di una misura di pneumatico è lunghissima, e richiede migliaia e migliaia di km e di test.
non è semplicemente "ok non tocca il passaruota tutto oK" soprattutto per quanto riguarda larghezze diverse del battistrada.
le modifiche a "tutto" (angoli, rigidezza di rollio, variazione della geometria, diagrammi di sotto e sovra sterzo etc) mi fanno intuire (o meglio ritenere) che la vedo proprio dura per una progettazione "seria" di una modifica "seria".
Così come la vedo proprio dura conoscere l'influenza delle modifiche su (ad esempio) l'ESP, che nella maggior parte dei casi... neppure è noto al PRODUTTORE dell'auto (viene venduto come "black box" tarato in partnership).
Per non parlare poi della delibera dei pneumatici (... lavorone-one-one-one con forse 4 o 5 tester/collaudatori "seri" per nazione...)
Poi che in altri paesi si possa fare di tutto e di più (qui vicino, nella repubblica di san marino, manco esiste in pratica la motorizzazione o DTT che dir si voglia) non lo metto in dubbio.
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Fossi smentito sarei contentissimo: nella jungla normativa italiana c'è sempre da imparare
Io non devo omologare un pneumatico. Devo solo dimostrare che posso far crescere di un pollice la misura del cerchio. La cosa mi sembra tutto sommato plausibile dato che a libretto ho già 7 misure omologate, dai 15" ai 18"... Detto questo:
non cambio l'ET, sempre 43, nè quindi le carreggiate;
non cambio la larghezza del battistrada, sempre 235;
aumento il rotolamento dello 0,8% (inferiore alla differenza che c'è tra un pneumatico nuovo e uno al limite d'usura);
cambio la larghezza del canale di mezzo pollice (1,3 cm);
aumento la massa del veicolo di 7-8 kg;
i cerchi sono originali Audi con portata sovrabbondante (790 kg/ruota);
i pneumatici hanno indice di carico 91 (615 kg/ruota) sufficiente;
i pneumatici hanno indice di velocità identico al primo equipaggiamento (Y).
L'ESP e l'ABS sono sistemi adattivi quindi, a mio modo di vedere non possono esserci alterazioni della funzionalità... Per quanto... in un anno penso intervengano una volta a testa... (magari d'inverno quando ho i 17" e il bagnato...)
Da ultimo... la stessa modifica in Germania viene verificata dal TUV e la gente ci circola tranquillamente... Ora, non credo che al di là delle Alpi siano più incoscienti di noi...
Ultima modifica di leellah; 21-12-2009 alle 22:46
Allora per ordine
1) se cambi il canale->cambi l'impronta a terra -> è "tutto da rifare"
2) negli assetti (veri, non quelli "da forum") si lavora in millimetri e gradi, e migliaia di km
3) ESP e ABS NON sono sistemi adattivi, usano tabelle precalcolate
4) che si facciano modifiche altrove mi va benissimo. Negli USA praticamente girano con gli F16 su strada e nessuno dice niente
5) lo sviluppo delle auto è fatto con "un" cerchio "di default", e poi vengono deliberate le varie misure alternative
6) (a mio parere) è giusto che esistano dei limiti nello "sbocchinamento" (già di per se scarsissimamente rispettato), in quanto la maggior parte degli utenti (e pure dei gommisti e dei meccanici, per la verità) non ha la minima idea di "cosa succede se..."
7) che tali limitazioni siano troppo rigide (in italia) sono perfettamente d'accordo
8) magari passa qualcuno che è riuscito per la strada "della perizia"
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