in altre idscussioni, si parlava di quote produttive legate all'inquinamento.
da quello che ho capito, ogni costruttore paga una sorta di eco-tassa in base alle emissioni medie dell'intera flotta che il costruttore stesso immette sul mercato.
se i valori di "inquinamento medio" del costruttore vengon aumentate (e questo accade quando si vendono moltissimi modelli molto inquinanti), il costruttore deve pagare penali pesanti.
la rs3 consuma molto e quindi sicuramente rilascia molti inquinanti (sopra la media), per cui ogni rs3 deve essere "compensata" con la vendita di decine (o forse centinaia) di altri modelli Audi, dotati di motori poco inquinanti (in quel modo la media di inquinamento del gruppo Audi si abbassa).
E' un meccanismo complesso, che non ho mai esplorato con attenzione; l'ho quindi descritto in modo molto approssimativo, sicuramente impreciso; spero di aver fatto capire il senso generale; chi e' interessato puo' fare altre ricerche in rete per capire bene i dettagli.
Alcuni costruttori , per non pagare penali, comprano dei "crediti ambientali" da altri costruttori virtuosi; forse Audi non lo vuol fare (per convenienza economica), o non lo puo' fare (per qualche cavillo legale).
in ogni caso, e' evidente che comprare crediti ambientali sarebbero ulteriori costi a bilancio, quindi meno guadagni, per Audi.
In un ottica di mero guadagno monetario, forse i managers Audi, per il bilancio 2023, hanno stimato che vale la pena cessare la vendita di rs3 (ad es. ordini bloccati in alcuni paesi), e quindi slittano le consegne all'anno venturo.



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